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Il primo sito del Museo Ginori è online!

Il 12 settembre, in Triennale, Tomaso Montanari, Consuelo de Gara e Oliva Rucellai hanno presentato alla stampa il sito che rende fruibile online per la prima volta lo straordinario patrimonio storico e artistico del Museo Ginori. 

Data
12 settembre 2023
Categoria
Eventi
Autore
Museo Ginori

Il Museo Ginori è ancora chiuso, ma ha già tante storie da raccontare. Per leggerle e ascoltarle, è online il suo primo sito, che rende fruibile a tutti il ricchissimo patrimonio artistico e documentale delle collezioni.

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    La conferenza stampa in Triennale Milano

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Nelle pagine dedicate alle Collezioni, il sito presenta le opere più significative del museo, con ampie schede critiche scritte dalle conservatrici Oliva Rucellai e Rita Balleri, con la collaborazione di Daniele Lauri. Accanto alle celebri ceramiche per la tavola, compaiono sculture in porcellana; modelli in cera, gesso e zolfo; oggetti di uso comune come le targhe per i numeri civici e gli isolatori per le reti elettriche; disegni e prototipi che testimoniano metodi di lavoro e di ricerca; maioliche artistiche e capolavori del Liberty.

Nel Magazine del sito la narrazione si fa trasversale, con articoli di taglio editoriale che raccontano di decori floreali nati dalla passione di Carlo Ginori per le piante esotiche, coltivate in una grande serra nei pressi della manifattura; di sperimentazioni vicine all’utopia per far crescere i coralli sulle porcellane depositate in mare al largo della colonia Ginori di Cecina; di un company profile ante litteram scritto dal Collodi quando il fratello Paolo Lorenzini dirigeva la fabbrica Ginori.

Nel podcast di Tomaso Montanari, la missione e l’identità del museo sono raccontate anche attraverso le parole di don Lorenzo Milani, che alla Ginori fu particolarmente vicino negli anni critici del dopoguerra, quando - per scongiurare i licenziamenti di massa - un nutrito gruppo di operai della manifattura affrontò un memorabile viaggio in bicicletta da Sesto Fiorentino a Milano.

“La cosa più bella di questo sito – racconta Consuelo de Gara, responsabile della comunicazione del Museo Ginori – è che riesce, e riuscirà ancora di più in futuro, a raccontare a tutti un’infinità di storie. Storie di arte, di artigianato, di collezionismo, di gusto, di committenze volubili e stravaganti, di tentativi riusciti e fallimenti, di lavoro creato e perso, di talento e di passione. Storie di persone che in fabbrica hanno imparato un mestiere, costruito comunità solidali in grande anticipo sui tempi e permesso alla Ginori di sopravvivere e di essere la più antica manifattura ceramica italiana ancora in attività e al suo museo (uno dei primi musei d’impresa d’Europa, ora patrimonio dello Stato Italiano) di avere – ancora oggi – una voce”.

Disegnato e sviluppato dalla digital agency fiorentina Cantiere Creativo, il sito è realizzato con una tecnologia basata su Dato CMS, un prodotto italiano già sperimentato con successo dagli Uffizi e dal Ministro dell’Innovazione e della Trasformazione Digitale.

Aperto, inclusivo e accessibile, museoginori.org rivolge una particolare attenzione alle esigenze di ipovedenti e non udenti, che possono fruire di tutti i contenuti grazie alla compatibilità con i lettori dedicati e alla possibilità di navigare integralmente da tastiera. Anche l’impostazione grafica è stata definita per assicurare contrasti corretti e font leggibili per tutti. Grazie a questo lavoro di progettazione e sviluppo, il sito è classificato di livello AA secondo le Web Content Accessibility Guidelines WCAG 2.

Tra gli altri plus tecnologici di museoginori.org ci sono la velocità (il sito carica i contenuti in meno di un secondo, garantendo una navigazione priva di attese), la scalabilità (può gestire picchi di traffico inaspettati senza andare offline o rallentare i caricamenti) e l’omnicanalità (i contenuti sono progettati per essere impiegati su molteplici canali e dispositivi, come app o esperienze di realtà virtuale).

Pur essendo una fondazione di diritto privato, con questo sito la Fondazione Ginori ha scelto di investire sulla creazione di una soluzione che rispetta pienamente gli standard richiesti alle pubbliche amministrazioni dal Codice dell’Amministrazione Digitale e di mettere a disposizione gratuitamente le soluzioni tecnologiche e di design che ha commissionato e di cui detiene i diritti, in modo che siano riusabili anche da altri soggetti pubblici.

La grafica dei manifesti e quella del sito sono state realizzate in collaborazione con Muttnik, lo studio grafico di Firenze che ha elaborato anche l’identità visiva del Museo Ginori.

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