Ideato da Giovanni Gariboldi nel 1937 per l’Esposizione internazionale "Arts et Techniques dans la Vie moderne” di Parigi (mod 1647s), questo vaso piriforme trae ispirazione da una tipologia ricorrente nella tradizione estremo orientale.
Intorno allo stretto collo è avvolto un rettile a tutto tondo - definito ‘salamandra’ nei tariffari - in atto di cacciare con la potente lingua retrattile. Rispetto ai prototipi in ceramica cinese, dove prevaleva il significato simbolico attribuito all’immagine del drago, qui la posa enfatizza l’espressività minacciosa dell’animale con un’evidenza plastica molto maggiore e grande attenzione al dettaglio naturalistico.
Il delicato color verde giada che riveste il vaso in esame può ricordare la tipologia orientale nota in Europa come celadon, ma se ne distingue perché privo di trasparenza ed applicato a un tipo diverso di impasto.
Il Museo Ginori possiede altri quattro esemplari di questo modello con una diversa cromìa (invv. 3525, 3526, 3553, 3554).