Anche se non esiste documentazione certa, questo vaso ornato da un grande ramo di biancospino in oro e grigio su un fondo blu lapislazzulo, è attribuibile a Giovanni Gariboldi (1908-1971), dai primi anni trenta principale disegnatore delle ceramiche d’arte Richard-Ginori.
La ceramica orientale è la principale fonte di ispirazione sia della forma che del decoro. La forma, che ricorda il tradizionale vaso Meiping cinese, era già presente nel repertorio della manifattura fin dai primi del ‘900 (mod. 1499).
Il decoro trae probabilmente spunto dai rami di pruno su fondo nero presenti su vasi di manifattura cinese in voga nel XIX secolo (un esempio al Victoria & Albert Museum inv. C. 1314-1910) di cui nell’Ottocento la stessa manifattura di Doccia eseguì imitazioni.
Il prototipo orientale è un punto di partenza che viene reinterpretato con libertà, curando il disegno nei dettagli e puntando a valorizzare le capacità esecutive delle maestranze e l’impiego delle tecniche decorative più raffinate, che in questo periodo venivano eseguite interamente a mano. Particolarmente felice in questo caso è l’accostamento del blu intenso polveroso con la lucentezza dei fiori bianchi e i caldi bagliori del ramo spinoso in oro agatato.
Dal numero di decoro (1799E) possiamo dedurre che l’ideazione risalga al 1938 circa.