Certamente collocabile nel pieno dell’attività dello scultore Urbano Lucchesi presso la Manifattura di Doccia, questo grande vaso è firmato all’interno della bocca. Si può ipotizzare che l’allora direttore artistico della fabbrica ne abbia seguito la realizzazione in tutte le fasi, inclusa quella della decorazione. È d’altronde noto il suo interesse per l’elaborazione di nuovi decori a raffaellesche, dai quali emerge un’interpretazione del motivo che si distingue dal modello antico e rinascimentale, impiegato a Doccia fin dai primi anni di produzione della maiolica.
Il nostro vaso presenta un motivo in policromia su fondo bianco con anse modellate a tralci di pampini e uva in rilievo che incorniciano due mascheroni evocanti il dio Bacco. La caratterizzazione fisiognomica del volto di quest’ultimo richiama quel naturalismo che contraddistingue alcune figure ideate dal Lucchesi per la Manifattura Ginori, in linea con la sua formazione accademica come ritrattista e con la sua attenzione verso la rappresentazione del mondo rurale. Nel decoro pittorico sul retro del corpo del vaso sono visibili gli attributi che richiamano il culto bacchico: la caraffa, la siringa e il tirso.
La forma di questo vaso fu impiegata dal Lucchesi anche in abbinamento ad altre decorazioni plastiche. Tra queste ricordiamo La Baccante presentata nel padiglione Ginori dell’Esposizione di Palermo del 1891, che mostra una menade e un fauno fanciullo modellati a figura intera e posizionati lungo la silhouette del vaso.