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Archivio storico e biblioteca storica

L’archivio del Museo Ginori è temporaneamente depositato presso l’Archivio di Stato di Firenze ed è consultabile su appuntamento. 

Per la varietà dei materiali che conserva, l’Archivio del Museo Ginori costituisce un vero e proprio centro di documentazione per gli studiosi impegnati nei più vari ambiti di ricerca, dalla storia dell’arte alle scienze sociali. Si tratta di un luogo della memoria e vivaio di creatività artistico-industriale da cui trarre sempre nuovi spunti per la progettazione futura.

Nel suo insieme l’archivio cartaceo appare come una miscellanea. Le epoche della vita della fabbrica sono documentate a partire dal 1801, anno del primo registro di magazzino, fino all’attività della direzione artistica dell’architetto Gio Ponti  dal 1923 al 1932 circa. 

Successivi a questo periodo vi sono soprattutto tariffari, cataloghi merceologici e materiale pubblicitario Richard-Ginori e poche altre carte. Tra le più significative quelle dell’inaugurazione del museo e un carteggio con immagini e rassegna stampa dell’alluvione del novembre 1966, quando lo stabilimento di Sesto Fiorentino accolse molti volumi della Biblioteca nazionale di Firenze travolti dal fango, salvati negli essiccatoi per le porcellane. 

Costituisce parte integrante dell’Archivio anche un cospicuo corpo di fotografie d’epoca che documentano sia manufatti che esposizioni, negozi, visite illustri e attività nello stabilimento.

Padiglione della Manifattura Ginori di Doccia all’Esposizione Universale di Parigi del 1867, fotografia d’epoca fissata su cartoncino, Archivio Museo Ginori

Padiglione Ginori all’Esposizione di Orticultura di Firenze del 1897, foto d’epoca, 1897, Archivio Museo Ginori

Veduta dell’ingresso principale del Magazzino Ginori di Firenze, foto d’epoca, 1893 circa, Archivio Museo Ginori

Un fornaciaio entra in uno dei forni di Doccia trasportando una casella per la cottura, foto Alinari, 1900 circa, Archivio Museo Ginori

L'Archivio conserva inoltre più di 5000 disegni, eseguiti con varie tecniche, tra cui numerosi bozzetti acquerellati per la decorazione su maiolica e su porcellana databili dalla seconda metà dell’Ottocento al primo decennio del Novecento e buste contenenti gli spolveri impiegati per la decorazione su maiolica e porcellana.

Di particolare rilevanza gli schizzi di Gio Ponti inviati in calce alle sue lettere, ma anche su cartone e fogli d’album e i disegni di Elena Diana eseguiti su indicazioni dell’architetto per le porcellane e le incisioni a punta d’agata. 

Bozzetto per vaso mesciroba, seconda metà del XIX secolo, lapis e matite colorate su carta, Archivio Museo Ginori

Manifattura Ginori, Spolvero per decoro “La pesca” di Angelo Marabini (particolare), carta lucida traforata, 1879 circa, Archivio Museo Ginori

Disegno preparatorio per decoro di Gio Ponti “Il trionfo delle amazzoni” dalla serie La venatoria, 1929 circa, matita gialla e bruna su carta, Archivio Museo Ginori

Disegno preparatorio per piatto in maiolica con decoro di Gio Ponti “Il fattaccio”, 1924 circa, china e acquerello su carta, Archivio Museo Ginori

Il museo conserva anche  campionari, i cataloghi e i Tariffari della manifattura, che costituiscono una fonte preziosa per conoscere da vicino le strategie legate alla produzione e alla commercializzazione dei manufatti di Doccia. 



Manifattura Ginori, Porcellane - Collezione di disegni, Firenze 1886, Archivio Museo Ginori

Catalogo Caolinite Richard Ginori, 1900 circa, acquerello su carta, Archivio Museo Ginori

Tavola illustrata con decori di Mondovì, 1950 circa, Archivio Museo Ginori

Tavola con vignette che illustrano la storia di Pinocchio, Campionario di decori a decalcomania, 1925-1940 circa, Archivio Museo Ginori

“I marchi delle produzioni Richard-Ginori”, Rivista aziendale Richard-Ginori, anno V, 1964

Dépliant pubblicitario per il servizio Paola, 1980 circa, Archivio Museo Ginori

Nella Biblioteca Storica del Museo Ginori sono raccolti più di 500 volumi, che spaziano da raccolte di fogli sciolti di varia provenienza a importanti repertori a stampa illustrati, sette e ottocenteschi,  impiegati come fonti per l’ideazione di forme e decori e a riviste storiche come “The Studio” e  “Domus”. 

C. Monnet (disegnatore), N. De Launay (incisore), Piramo e Tisbe, da Les Métamorphoses d'Ovide [...], Parigi 1767, incisione fissata su cartoncino, Archivio Museo Ginori

George Ashdon Audsley, James Lord Bowes, Keramic Art of Japan, Liverpool-Londra 1875 [1879], frontespizio, Archivio Museo Ginori

Bibliografia

  • L’archivio storico Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, a cura di E. Bettio, O. Rucellai, «Quaderni di Archimeetings», n. 16, 2007 
  • O.  Rucellai, Il fondo Ponti nell’Archivio del Museo di Doccia,  in Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Falciano 2019, pp. 59-64

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