Questo bozzetto a matita su carta mostra lo studio per un vaso a forma di tronco d’albero dal quale fuoriesce una figura femminile nuda. Di questa stessa composizione esiste presso il Museo Ginori una traduzione in porcellana bianca che richiama quasi fedelmente il disegno, ad esclusione della posa del braccio destro della figura (inv. 7467). È interessante osservare come da principio l’illustratore abbia tracciato tale dettaglio in due differenti posizioni, una maggiormente rispondente alla versione ceramica con il braccio alzato in corrispondenza della fronte, e l’altra, poi ricalcata e resa definitiva, con l’arto abbassato e scostato dal fianco.
L’immagine, che appare caricarsi quasi di un significato simbolico, con la piccola figura che esce dalle tenebre alla luce, rispecchia l’adesione da parte della Manifattura di Doccia allo stile Liberty nei primissimi anni del Novecento. L’allora direttore artistico Luigi Tazzini aveva avuto modo di vedere le creazioni in porcellana in stile Art Nouveau delle varie manifatture europee all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 e, rientrato a Doccia, aveva introdotto ispirazioni derivate dalle nuove tendenze decorative.