Piatto con decoro figurativo e strumenti musicali
Maiolica artistica
Dalla seconda metà del XIX e per gran parte del XX secolo, nel periodo d’oro del collezionismo dell’antica maiolica italiana, la Manifattura Ginori si distinse per la produzione di maioliche in stile rinascimentale, accolte molto favorevolmente alle Esposizioni Universali di Londra del 1862 e di Parigi del 1867.
Questo piatto mostra al centro un putto di spalle, seduto su una viola e un’arpa mentre suona un triangolo. Sulla tesa si trova un motivo decorativo con arpie alate e tralci fogliacei interrotti da due cartelle, entro le quali trovano posto un tamburo e un piccolo organo a canne. La decorazione, realizzata quasi a monocromo blu su fondo rosso-oro, deriva da un archetipo rinascimentale riprodotto nel Recueil de faïences italiennes des XVe, XVIe et XVIIe siècles di Alfred Darcel e Henri Delange (1869). Il prezioso repertorio è citato dal direttore dello stabilimento Paolo Lorenzini in una lettera del 1867 da Parigi al marchese Lorenzo Ginori Lisci, in cui lo informa di essere riuscito ad ottenerlo a un prezzo di acquisto vantaggioso. Il repertorio era composto da numerose tavole a colori con le riproduzioni delle più belle maioliche italiane a grandezza naturale. Del volume resta nella collezione dell’archivio del Museo Ginori qualche testimonianza sotto forma di ritaglio e foglio sciolto, che denota il suo impiego nella manifattura. La fortuna di questo esemplare è documentabile dalle repliche note, una delle quali è conservata al Museo Francesco Borgogna di Vercelli, mentre un’altra è in collezione privata.
- 01
Piatto con decoro figurativo e strumenti musicali
Dalla seconda metà del XIX e per gran parte del XX secolo, nel periodo d’oro del collezionismo dell’antica maiolica italiana, la Manifattura Ginori si distinse per la produzione di maioliche in stile rinascimentale, accolte molto favorevolmente alle Esposizioni Universali di Londra del 1862 e di Parigi del 1867.
Questo piatto mostra al centro un putto di spalle, seduto su una viola e un’arpa mentre suona un triangolo. Sulla tesa si trova un motivo decorativo con arpie alate e tralci fogliacei interrotti da due cartelle, entro le quali trovano posto un tamburo e un piccolo organo a canne. La decorazione, realizzata quasi a monocromo blu su fondo rosso-oro, deriva da un archetipo rinascimentale riprodotto nel Recueil de faïences italiennes des XVe, XVIe et XVIIe siècles di Alfred Darcel e Henri Delange (1869). Il prezioso repertorio è citato dal direttore dello stabilimento Paolo Lorenzini in una lettera del 1867 da Parigi al marchese Lorenzo Ginori Lisci, in cui lo informa di essere riuscito ad ottenerlo a un prezzo di acquisto vantaggioso. Il repertorio era composto da numerose tavole a colori con le riproduzioni delle più belle maioliche italiane a grandezza naturale. Del volume resta nella collezione dell’archivio del Museo Ginori qualche testimonianza sotto forma di ritaglio e foglio sciolto, che denota il suo impiego nella manifattura. La fortuna di questo esemplare è documentabile dalle repliche note, una delle quali è conservata al Museo Francesco Borgogna di Vercelli, mentre un’altra è in collezione privata.
Caratteristiche
Bibliografia
Inedito