All’inizio degli anni settanta dell’Ottocento la direzione artistica della manifattura fu affidata al pittore calabrese Giuseppe Benassai. Questi, professore all’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 1871 viene ricordato per due vasi in maiolica da presentare all’Esposizione Italiana di Milano, e come decoratore per sei pezzi da inviare all’Esposizione Agricola Industriale e di Belle Arti di Trieste.
All’Esposizione Universale di Vienna del 1873, invece, Benassai lega il suo nome tra gli altri al vaso detto Colosso raffigurante l’Incendio nelle pampas (Museo Ginori, inv. 16) e quattro piatti con i Continenti, ad oggi dispersi. Non è chiaro se il suo coinvolgimento si debba riferire alla sola invenzione della composizione, oppure se sia da ritenersi anche l’esecutore delle pitture sui citati esemplari. Il dubbio su un suo possibile intervento diretto nell’esecuzione su maiolica sorge anche nel caso di questo piatto, vista la presenza della firma “Benassai fece a Doccia”.
In ogni caso appare evidente l’attenzione verso la rappresentazione di elementi naturalistici testimoniata anche dal piatto qui presentato. Al centro di un paesaggio naturale completamente dominato dagli alberi di un bosco è raffigurata una coppia di cervi al pascolo. Nel repertorio di decori della Manifattura Ginori si tratta di una novità riconducibile al Benassai stesso. L’ispirazione per questa tipologia di decori non proveniva dalla visione diretta della natura, ma da fonti iconografiche a stampa introdotte dal pittore e riproposte nelle composizioni.