Questa tipologia di vaso cilindrico, con anse modellate e coperchio con presa a forma di leone accovacciato, era probabilmente destinata a contenere ghiaccio per tenere in fresco bevande, frutta e gelato.
La decorazione, che mostra gli stemmi del marchese Francesco Marana di Genova e della moglie Laura Isola sovrastati da una corona, affiancati da mazzolini di fiori e nastri, è realizzata con due tecniche tipiche della prima produzione della Manifattura di Doccia, il “riporto” e lo “stampino”.
La prima, impiegata per la parte interna degli stemmi, consisteva nel trasferire su porcellana un decoro inciso su lastra metallica utilizzando come supporto intermedio un sottile foglio di carta. La seconda consisteva nel ritagliare una maschera (stencil) che veniva posata sull’oggetto in porcellana e poi riempita con campiture uniformi in blu di cobalto stese con un tampone o un pennello.
La datazione del rinfrescatoio è ricavabile da una lettera dell'ottobre del 1750, nella quale Laura Isola ringrazia Carlo Ginori per un servizio di porcellane bianco e turchino ricevuto l’anno precedente. Questo riferimento ci offre l’appiglio cronologico per riconoscere a Carlo Ginori il merito di essere stato tra i primi in Europa a sperimentare la tecnica del riporto, sviluppata in seguito soprattutto in Inghilterra.
Oltre alla versione del Museo Ginori, altri rinfrescatoi con gli stemmi Marana Isola e piccole varianti di decoro e forma sono conservati al Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo (inv.771 F), ai Musei Civici di Genova (inv. G.P.B. 1267) e in una collezione privata.