Lettera ad Alfred Brown con disegno di palma fra due figure alate

La lettera indirizzata da Gio Ponti ad Alfred Brown, suo referente a Doccia a partire dal 1928 circa, offre un interessante scorcio sul modo di lavorare del direttore artistico. L’architetto parte da un’idea grafica - in questo caso la palma dal tronco sinuoso affiancata da due figure alate -  e ne propone diverse possibili applicazioni, incluso un gruppo scultoreo. Il disegno verrà poi realizzato a Doccia come bassorilievo su vasi quadrangolari monocromi con smalto celadon (mod. 840s, dec. 1275E; un esemplare è nella collezione del Museo inv. 3243) oppure in biscuit e oro. Tuttavia, come per altre invenzioni che considerava particolarmente riuscite, Ponti mette a frutto l’idea anche per la terraglia dello stabilimento di S. Cristoforo, proponendola in versione bidimensionale, come disegno in oro su smalto nero metallizzato. 

Le figure alate, creature ibride e ambigue, antiche e moderne insieme, hanno ispirato a Ponti molti disegni per la Richard-Ginori e per altri lavori nel corso di tutta la sua carriera.  Qui le troviamo abbinate alla palma, motivo esotico a sua volta ricorrente nell’iconografia degli anni venti e trenta, che Ponti stesso utilizza per altri due decori in serie con questo.