Il bozzetto raffigura un raro vaso con coperchio (mod. 1006, dec. 185) appartenente alla serie ‘Le mie donne’, ideata da Gio Ponti esclusivamente per le maioliche d’arte tra 1923 e 1927, nelle varianti su nubi, su funi e su fiori. Di questo modello si conosce un solo esemplare, attualmente in collezione privata.
Il vaso è illustrato nel primo catalogo Ceramiche moderne d’arte Richard-Ginori, Milano [s.d.], riferibile al 1925-1926 circa, p. 19, ma non compare in quello successivo del 1930. Si può ipotizzare che il disegno risalga al periodo in cui Ponti lavora agli oggetti da portare alle mostre di Milano e Parigi del 1925.
Il disegno non è definito nei dettagli perché, come si evince anche dal particolare tratteggiato a lapis, in questo caso l’autore intende indicare a chi doveva curare la decorazione come eseguire lo sfondo blu del cielo, a pennellate diagonali ben marcate. Ponti seguiva con cura lo sviluppo e l’esecuzione delle sue idee a Doccia, nonostante il suo studio fosse a Milano. Lo stretto rapporto di collaborazione con lo stabilimento sestese e in particolare con Luigi Tazzini, responsabile delle produzioni d’arte a Doccia, è fortunatamente documentato dal carteggio che tuttora si conserva nell’archivio del Museo.