Sul finire del XIX secolo la Richard-Ginori brevetta un particolare tipo di impasto, che per la sua alta capacità di resistere al fuoco e soprattutto agli sbalzi di temperatura venne chiamata “Pirofila”.
Il catalogo da cui è tratta questa tavola è stato pubblicato nel 1901 ed è interamente dedicato a questa particolare porcellana di cui venivano illustrate le caratteristiche, ideali per la produzione di stoviglie per il forno. I tariffari elencavano pentole, terrine, tegami, bollitori, lattiere, macchine da caffè, stampi e tortiere di diverse forme e dimensioni, ma anche interi servizi da tè o caffè e tazze per la colazione.
I manufatti in pirofila potevano essere prodotti in bianco, smaltati in bruno o a fondo bruciato. Per le tipologie da portare in tavola era prevista anche la possibilità di decorare manici, prese, bordure o altri dettagli in oro. Ogni modello aveva un numero identificativo con dimensioni e capacità disponibili, oltre al prezzo per ogni singolo pezzo.