Nel 1985 la Richard-Ginori si rivolse a nove maestri del design italiano per progettare i prototipi del servizio da tavola del futuro. Tra questi l’architetto milanese Aldo Rossi, che tra le altre cose si cimentò nella realizzazione di una brocca e tre contenitori con coperchio. I prototipi ideati in questa occasione da Rossi rispecchiano alcune delle cifre stilistiche del suo pensiero architettonico, prima fra tutte l’uso di forme geometriche semplici, come il cubo, il cono, la sfera e il cilindro, che si compongono e variano per dare vita agli oggetti.
La brocca è costituita dall’innesto tra due profili che si compenetrano in un contrasto direzionale di linee semplici. Lo sviluppo verticale del corpo troncoconico è contrastato e interrotto dal versatoio che si incastra nella forma iniziale e che, assieme alla sagoma vuota del manico, completa la fusione tra le due forme primarie del triangolo.
I contenitori con coperchio sono delle sfere, la cui superficie è interrotta soltanto dalla linea di giunzione tra coperchio e corpo. I pomelli richiamano la forma dominante in misura più piccola, mentre i manici laterali sono elementi semplici e funzionali alle ragioni della praticità d’uso.
Le creazioni di Rossi per Richard-Ginori si inseriscono all’interno di un percorso creativo attraverso il design industriale che negli stessi anni lo aveva portato all’ideazione di prodotti per il marchio Alessi. Alcune impressioni già presenti nei prototipi del Museo Ginori confluiranno nel 1994 nell’ideazione delle zuppiere della linea “Il Faro” per il marchio Rosenthal.