Lastra con campioni di decoro
Nocevento
La produzione di manufatti ceramici pubblicitari o più in generale decorati con marchi di hotel, ristoranti, bar e locali di ogni tipo, è frequentissima nella storia della Manifattura di Doccia. Presso il Museo Ginori si conservano diverse placche in porcellana bianca con esempi di decori a decalcomania per forniture su commissione.
Lastre come questa, su cui sono applicati vari esempi di marchi (di alberghi e bar, ma anche di aziende di liquori, come la distilleria a vapore “Protti e Menini” di Bologna) servivano come campionario a uso interno o da mostrare ai clienti. Ogni decoro veniva classificato in un inventario numerico, la cui cifra è riportata in corrispondenza del marchio sulla lastra. I marchi erano applicati sulle stoviglie in porcellana utilizzando decalcomanie, cioè decorazioni stampate su carta tramite impressione da pietre cromolitografiche o lastre metalliche incise. Le riproduzioni così ottenute, venivano cosparse di collodio in modo da creare una pellicola che, separata dal supporto in carta, manteneva integro il decoro applicato sulla porcellana.
Durante la cottura il collodio, bruciandosi, rilasciava il decoro, che penetrava sotto il rivestimento in cristallina del manufatto. Attraverso questo procedimento si ottenevano decorazioni uniformi e migliori risultati qualitativi nella resa dei minuti dettagli dei vari loghi, difficili da realizzare con la pittura a mano. Questa tecnica, inoltre, consentiva una produzione seriale e standardizzata che incideva significativamente sul contenimento dei costi.
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Lasta con campioni di decoro
La produzione di manufatti ceramici pubblicitari o più in generale decorati con marchi di hotel, ristoranti, bar e locali di ogni tipo, è frequentissima nella storia della Manifattura di Doccia. Presso il Museo Ginori si conservano diverse placche in porcellana bianca con esempi di decori a decalcomania per forniture su commissione.
Lastre come questa, su cui sono applicati vari esempi di marchi (di alberghi e bar, ma anche di aziende di liquori, come la distilleria a vapore “Protti e Menini” di Bologna) servivano come campionario a uso interno o da mostrare ai clienti. Ogni decoro veniva classificato in un inventario numerico, la cui cifra è riportata in corrispondenza del marchio sulla lastra. I marchi erano applicati sulle stoviglie in porcellana utilizzando decalcomanie, cioè decorazioni stampate su carta tramite impressione da pietre cromolitografiche o lastre metalliche incise. Le riproduzioni così ottenute, venivano cosparse di collodio in modo da creare una pellicola che, separata dal supporto in carta, manteneva integro il decoro applicato sulla porcellana.
Durante la cottura il collodio, bruciandosi, rilasciava il decoro, che penetrava sotto il rivestimento in cristallina del manufatto. Attraverso questo procedimento si ottenevano decorazioni uniformi e migliori risultati qualitativi nella resa dei minuti dettagli dei vari loghi, difficili da realizzare con la pittura a mano. Questa tecnica, inoltre, consentiva una produzione seriale e standardizzata che incideva significativamente sul contenimento dei costi.
Caratteristiche
Bibliografia
- Mirabile industria. La società ceramica Richard-Ginori dal 1896 al 1972, catalogo della mostra (Mondovì, Museo della Ceramica 21 maggio-03 ottobre 2021) a cura di O. Rucellai, A. d’Agliano, C. Fissore, Pistoia 2021, p. 188, cat. 147.