Questa medaglia in piombo riproduce il solo rovescio dell’esemplare con l’effigie di Francesco Redi fuso in bronzo nel 1684 da Massimiliano Soldani Benzi. Fu realizzata nel 1744 “ad uso” della manifattura da Anton Filippo Maria Weber, insieme al rovescio della medaglia raffigurante il Trionfo di Galatea, ideata sempre dal Soldani nel 1685 per Vittoria della Rovere.
Entrambi i piombi furono impiegati dalla manifattura per la decorazione di tazze da caffè alte con manici a tralci intrecciati. I tralci si raccordano alla superficie delle tazzine mediante foglie di felce, disposte a semicerchio perincorniciare il calco in porcellana ricavato dalla forma in gesso di questa medaglia.
Il calco veniva fissato alla superficie liscia della tazzina con la barbottina, una porcellana allo stato semi-liquido. Questa tecnica consentiva di variare il decoro con maggior facilità, in quanto non occorreva ogni volta ricavare nuove forme in gesso, come invece avveniva per altre tipologie di tazze con un simile decoro a rilievo.
La citazione negli inventari di produzione della Manifattura Ginori di tazzine da caffè con decoro a “bassorilievo” compare almeno dal 1743 (AGL, filza 37, ins. 2, I marzo 1743). In un inventario del 1744 si distingue tra “bassorilievo in foglie”, “in figure” e “a fiori”, mentre nella documentazione degli anni cinquanta compare la dicitura “Figure a bassorilievo, storiate”. Questa distinzione permette di chiarire la diversa tipologia di questo decoro, che va genericamente sotto la denominazione di “istoriati” e che caratterizza la produzione di Doccia dei primi anni. Consente altresì di apprendere che i rilievi con scene vengono introdotti negli anni cinquanta del Settecento e che quello tratto dai rovesci di medaglie è da ritenersi il primo sviluppo di questo decoro a cui è seguito quello con scene tratte, ad esempio, da Les Métamorphoses d’Ovide ed elaborate insieme alla tazzina in un’unica forma in gesso.